Questa è la storia di una donna che scopre per la prima volta che dentro di sé è nata una vita
Questa è la storia di una donna piena di speranza
Questa è la storia di un dolore profondo che solo Gesù può comprendere accogliere e guarire
Questa è la MIA storia
Riflettevo su quanto sono capace e brava a gestire organizzare e pianificare tutto, mi piace essere organizzata e avere sempre un piano da seguire ma ricordo ancora, dopo 4 anni, quanto difficile è stato vivere l’inaspettato, fare i conti con qualcosa che non avevo messo in programma, gestire il fuoriprogramma e viverlo.
Quattro anni fa ho saputo di essere in attesa per la prima volta, ero felice e già immaginavo il mio pancione, le tutine da acquistare, il parto… ma alla nona settimana di gestazione durante una visita la Dottoressa mi comunica che il cuore non batteva più e che il feto non era cresciuto rispetto alle visite precedenti.
Ricordo ancora la strada di ritorno a casa, in macchina, mano nella mano con mio marito, sprofondati in un silenzio assordante. Arrivati a casa ci siamo inginocchiati, abbiamo pianto, abbiamo pianto tanto e l’urlo del nostro cuore è arrivato a Dio. Lui ha iniziato giorno dopo giorno, passo dopo passo a guarire le nostre ferite (mie e di mio marito), a ristabilire il mio corpo, a mettere dentro di noi speranza e fede per credere nei sogni e nel piano perfetto che lui ha per ognuno di noi. Dopo essermi sottoposta al raschiamento, mi sentivo svuotata, confusa e anche arrabbiata.
È stato lì che ho capito che solo Dio poteva intervenire per cambiare i miei pensieri, i miei sentimenti, il mio cuore, Lui che mi conosce e ti conosce in profondità, lui che ha perso suo figlio sulla croce poteva capirmi ed essere empatico con me. Una pace soprannaturale era dentro di me, una serenità inspiegabile iniziava ad abitare nei miei pensieri e ho smesso di chiedere PERCHE’? ma ho iniziato a chiedere a Dio cosa potevo fare con la mia storia; il mio dolore non era solo per me ma era la MIA occasione di essere sensibile alle donne che stavano o avrebbero vissuto la stessa esperienza, di essere con loro per incoraggiarle a lasciare il dolore a DIO e prendere i pensieri di pace che lui ha per i suoi figli.
È così è stato…. Dopo aver vissuto la mia esperienza, tante e tante donne hanno affrontato e vissuto l’aborto trovando in Dio un rifugio sempre pronto, un padre attento che si prende cura, un amico con il quale piangere, un potente guaritore e consolatore.
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